«Corriere dei Piccoli» 3, Anno XV (21 Gennaio 1923)
Rosaspina a tal minaccia furibondi strilli caccia. Quegli strilli di protesta fanno perdere la testa.
«Corriere dei Piccoli» 3, Anno XV (21 Gennaio 1923)
La faccenda qui si oscura, ma intervien Bonaventura le dolenti e tristi note a pagare del nipote.
«Corriere dei Piccoli» 3, Anno XV (21 Gennaio 1923)
A Omobono, cuore d’oro, par gravissimo disdoro se il cappel, che all’alpinista volò via, non riconquista.
«Corriere dei Piccoli» 3, Anno XV (21 Gennaio 1923)
Babbo acciuffa per il collo lo sventato suo rampollo, ed a casa difilato se lo porta, sì conciato!
«Corriere dei Piccoli» 3, Anno XV (21 Gennaio 1923)
Nick, mandato da papà, a comprar candele va, ché l’elettrica energia spenta s’è in tutta la via.
«Corriere dei Piccoli» 3, Anno XV (21 Gennaio 1923)
“Alt!” rimbomba con furore. Ma lui, pronto: “Non temere: ho sentito del rumore... Forse un ladro! Vo a vedere...”
«Corriere dei Piccoli» 3, Anno XV (21 Gennaio 1923)
Un modello d’ardimento non è Nilla, a quel che pare, e, tremando di spavento, dice: “Va... ma non... sparare!”
«Corriere dei Piccoli» 3, Anno XV (21 Gennaio 1923)
Dietro a sé quella rovina l’alpinista anche trascina che tra un orrido sconquasso di rottami piomba al basso.
«Corriere dei Piccoli» 3, Anno XV (21 Gennaio 1923)
Mogio torna a’ suoi quartieri alla svelta il mesto evaso sotto un fiotto d’improperi con i quali è fino... un vaso!
«Corriere dei Piccoli» 3, Anno XV (21 Gennaio 1923)
No, pigliar non si può a gabbo in tal modo il signor babbo! Lo spettacolo drammatico ha un final poco simpatico...
Accademia della crusca
